Cronaca di un viaggio in Colombia - Medellin

Medellin(27-30 dicembre)

Arrivando a Medellin la prima impressione che si coglie è quello di una città europea, ordinata e con una popolazione razzialmente più equilibrata rispetto a Cartagena:pochi neri, prevalenza dell’elemento mestizo. Molti bianchi. La città è l’unica della Colombia ad avere la metropolitana(pulita ed efficiente dove viaggia gente che non si parla, non si guarda negli occhi…sembra di essere davvero nella metropolitana di una qualsiasi città europea!) e il famoso metrocable che ti permette di salire verso la parte alta della città e di vedere dall’alto i quartieri della gente costretta in passato a lasciare le proprie zone di residenza vuoi per ragioni economiche, vuoi causa della guerriglia. Oggi questi quartieri si presentano ancora come relativamente poveri, ma in ogni caso non tagliati fuori dal centro della città, per cui la municipalità si prende cura di fornire certi servizi anche a queste comunità che ormai fanno parte del tessuto urbano di Medellin.

Ricorroni i 50 anni dell’azienda che rifornisce la città dei servizi essenziali(luce, acqua)e per l’occasione gli alumbrados quest’anno sono fantastici:lungo un ponte che sorge sul fiume che attraversa la città sono state collocate luci multiformi, costruiti animali, case, tortine contornati di tantissime luci…uno spettacolo fantasmagorico di luci e colori!Mai visto niente del genere prima!

Decido di esplorare i dintorni, per cui diventa d’obbligo la visita ad un tipico villaggio di epoca coloniale che sorge su una montagna :il pueblito paisa. Piazzetta principale e tutt’intorno case, botteghe, scuola, chiesa. Sbircio in una casetta e vedo gli stessi oggetti che si usavano da noi:trepiede con bacinella e brocca per lavarsi mani e volto…mi vien da pensare ad una sorta di globalizazzione degli oggetti di uso quoditiano in epoca non sospetta!

La prossima meta è Santa Fe di Antioquia:dopo avere attraversato una strada che si inerpica risalendo la Cordigliera delle Ande(con repentino passaggio dal caldo al freddo e di nuovo al caldo) si giunge in una cittadina coloniale in cui il tempo davvero sembra essersi fermato. Se non fosse per le macchine si potrebbe davvero dire di essere ripiombati nel XVII secolo!Camminare lungo le strade lunghe e strette fiancheggiate da case e palazzi antichi udendo i passi della gente è una sensazione stupenda!

Si dice che la gente di Antioquia(i paisa) sia più riservata, quasi freddino…bhe, per il poco tempo trascorso li’ devo dire che tutti mi sono sembrati gentili, cordiali e interessati a parlarmi una volta resisi conto che ero italiano. I quartieri poveri sono posti più lontani dal centro, per cui di poveri durante il giorno se ne vedono pochi, solo di notte si vede gente dormire nei parchi o presso la stazione della metropolitana. Medellin potrebbe essere la città dove stabilirsi a vivere nel caso si scegliesse la Colombia come paese dove stabilirsi.
1 Response
  1. Unknown Says:


    La Colombia è un paradiso, qui lascio due piccoli paradisi nascosti del nostro paese.
    https://www.youtube.com/watch?v=DlaQ9GO_Apg
    https://www.youtube.com/watch?v=JyCtX3CCT54